Ministro dell'Istruzione: Pericolo nelle scuole per milioni di studenti rumeni

Il ministro dell'Istruzione Pericolo per le scuole di milioni di studenti rumeni

Il Ministro dell'Istruzione parla del pericolo attuale e molto serio che esiste attualmente nelle scuole rumene per milioni di studenti, rivelando che tutti coloro che frequentano gli istituti scolastici devono rispettare le misure preventive contro la diffusione del COVID-19. XNUMX.

Il Ministro dell'Istruzione afferma che il rispetto delle misure sanitarie è essenziale per gestire il pericolo generato dal COVID-19, spiegando di seguito la logica alla base della scelta del numero di 3 casi per considerare che vi sia o meno un focolaio in una classe.

"Il pericolo esiste sicuramente, ma va gestito. Il pericolo esiste diversamente, perché ci sono scuole sovraffollate, ma anche meno popolate. Ci sono scuole dove le norme igienico-sanitarie vengono rispettate con tristezza, ma ci sono anche scuole dove purtroppo anche questa deve essere oggetto di controlli, le norme igienico-sanitarie sono rispettate meno rigorosamente, e lì bisogna intervenire.

Il problema riguarda l’istruzione, l’educazione dei bambini, le capacità manageriali della direzione scolastica, l’educazione ricevuta a casa, i consigli che i bambini ricevono a casa riguardo all’uso o meno della maschera durante le lezioni, per vari motivi. Ci sono scuole che hanno problemi infrastrutturali, ma anche scuole che non hanno problemi infrastrutturali.

Per questo motivo il pericolo non può essere lo stesso in tutte le scuole, esiste e non può essere eliminato del tutto, né in Romania né in altri paesi. Dobbiamo però gestire questo pericolo in modo corretto e responsabile.

La definizione di focolaio di contagi, come è stata presentata molto chiaramente dal ministro Alexandru Rafila, è valida da molti anni in Romania, cosa che pochi sanno. È valido per l'influenza e altre malattie trasmissibili. 3 casi significano un focolaio, in un'unica classe. Per il gruppo si usa il numero di 3 casi, ma questo è stato anche il metodo di lavoro in Francia per molti mesi.

La Francia, nonostante abbia registrato un numero record di contagi molto più elevato, non ha sospeso affatto la scuola. Ha sospeso la lezione, con la classe, quando sono comparsi 3 casi. Dalla settimana scorsa è stata abbandonata la regola dei 3 casi, se in una classe ci sono 6 casi, 7 casi di contagio, allora quei 6 o 7 alunni vanno in isolamento, gli altri vanno a scuola. La Spagna non ne ha 3, ha 5 casi. in Romania abbiamo ritenuto necessaria cautela."