Ministro della Difesa: ultime informazioni sulla Romania e sulla guerra in Ucraina

Il Ministro della Difesa ha fatto una dichiarazione molto importante informando che molti romeni dovrebbero essere informati sulla guerra in Ucraina, e non solo, e questo perché ci dice che la Romania non ha inviato mercenari nel paese vicino per combattere in suo favore, ma non sa dell'esistenza di alcuno.

Il Ministro della Difesa smentisce le informazioni provenienti dalla Russia sulla presunta esistenza di mercenari rumeni in Ucraina, affermando che la Romania non incoraggia questo, non sa dell'esistenza di alcuno, ma che in base alla libertà individuale chiunque potrebbe andarci, ma senza il sostegno dello Stato rumeno.

"Fa parte della guerra ibrida, della guerra di propaganda che la Russia sta conducendo (n. ndr rispetto alle informazioni su possibili mercenari rumeni in Ucraina), circa un mese fa c'erano informazioni dal MAE a Mosca che ha fatto una gerarchia del numero di mercenari in Ucraina, collocando la Romania al 3° posto, con 5-700 mercenari lì, ma non è vero.

Se fosse vero, l'esercito rumeno non ha modo di saperlo, non abbiamo inviato soldati in Ucraina, lo Stato rumeno non partecipa a tali azioni. Se, probabilmente sulla base della libertà individuale, ci fossero stati rumeni o moldavi, le autorità ucraine potrebbero confermarlo. Non sappiamo dei mercenari rumeni che si trovano lì, ma fa parte della propaganda con cui i russi cercano di creare i colpevoli, per renderci responsabili di ciò che sta accadendo.

Rispetto a quello che hanno annunciato alle altre nazioni, cioè che su centinaia di persone, hanno ucciso la metà dei mercenari, questo pusa che hanno messo ai romeni sembra più piccolo. Si tratta di informazioni false, dal nostro punto di vista. Non possiamo nemmeno verificare tali informazioni perché lo Stato rumeno non partecipa in alcun modo con i soldati in questa regione.

Se i volontari rumeni andranno a combattere in Ucraina, il Ministero non ha modo di saperlo, perché la Romania non partecipa a questo conflitto. Ovviamente vietiamo la partecipazione di coloro che sono attivi o riservisti, ma in nome della libertà individuale probabilmente ci potrebbero essere persone che si iscriverebbero come volontari in questi eserciti.

Ho visto che anche la Russia fa così, che anche l’Ucraina accetta soldati mercenari, come li chiamiamo noi, ma noi non partecipiamo a questo, ed è una questione di libertà individuale”.