Il New Yorker ci presenta il vero Geohot

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  Geohot o George Hotz, è uno degli hacker americani più famosi, essendo stato il primo a decodificare il terminale iPhone nel 2007. Geohot era l'hacker più amato dalla comunità degli utenti di jailbreak, ma purtroppo nel 2010 ha lanciato il suo ultimo exploit, che molti possessori di terminali iPhone e tablet iPad sono ancora in uso. Perché Geohot è così popolare, quelli di The New Yorker lo hanno intervistato e in 7 pagine descrivono tutto quello che c'è dietro il famoso hacker americano.

Ha usato un cacciavite per occhiali con testa a croce per svitare le due viti sul retro del telefono. Poi fece scivolare un plettro attorno alla piccola scanalatura e liberò il fusto con uno schiocco. Alla fine, trovò il suo obiettivo: un frammento quadrato di plastica nera chiamato processore in banda base, il chip che limitava i vettori con cui poteva funzionare. Per farsi ascoltare dalla banda base, ha dovuto ignorare i comandi che riceveva da un'altra parte del telefono. Ha saldato un filo al chip, ha mantenuto una certa tensione su di esso e ne ha codificato il codice. L'iPhone era ormai al suo comando. Sul suo PC ha scritto un programma che permette all'iPhone di funzionare con qualsiasi operatore wireless.

  Naturalmente Geohot non si è occupato solo del jailbreak e della decodifica del terminale iPhone perché aveva molti altri progetti, uno dei quali riguardava un robot a guida laser che lo ha portato sul set di The Today Show. Oltre ai progetti passati, il New Yorker ha parlato anche del periodo trascorso da Geohot su Facebook, ma anche dei problemi avuti con Sony che hanno portato a un massiccio attacco informatico contro l'azienda. Se sei un fan di Geohot, allora ti consiglio di leggere l'articolo scritto dal New Yorker per conoscere meglio la vita del famoso hacker.