Huawei è stata ieri al centro di un annuncio molto importante, arrivato dopo molti mesi in cui la società era sotto l'effetto di alcuni divieti che gli USA le hanno imposto, e che ne hanno condizionato l'attività. Gli Stati Uniti hanno approvato circa 75 richieste di aziende americane che hanno chiesto di riprendere le attività commerciali con Huawei, e tra queste ci sono quelle di Microsoft, che ha ricevuto la licenza per riprendere d'ora in poi ad esportare prodotti verso i cinesi.
Microsoft ha confermato alla stampa di aver ricevuto il permesso dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti di consegnare a Huawei qualsiasi software o prodotto fisico di cui abbia bisogno, incluso Windows 10 per laptop. Quelli di Microsoft sostengono che il 20 novembre la loro richiesta di riprendere le attività commerciali con Huawei è stata approvata, il governo americano ha impiegato molti mesi per analizzare la richiesta e prendere una decisione in merito.
Microsoft può anche concedere in licenza Windows 10 per Huawei
Huawei può ancora vendere laptop con Windows, ma anche vendere sistemi server con il sistema operativo Microsoft, e questa è un'ottima notizia sia per i cinesi che per tutti i loro clienti. Huawei ha annunciato in estate che non potrà più preinstallare Windows 10 sui laptop che vende, scegliendo di offrire una versione gratuita di Linux, che ovviamente non offre la stessa esperienza utente ai clienti di tutto il mondo.
Microsoft e Huawei possono ora riprendere a vendere le soluzioni cloud che hanno creato insieme, progetto sospeso dalle aziende dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di imporre le sanzioni di Donald Trump contro i cinesi. Da qui si prevede che altre aziende annunceranno di poter riprendere la collaborazione con quelle di Huawei, e l'annuncio più importante è previsto da Google, considerando che Android 10 ora non può essere concesso in licenza per i telefoni cinesi, purtroppo.
Huawei sta ancora aspettando di vedere quali altre società hanno ricevuto le licenze per riprendere le attività commerciali con lei, e anche se sembra che siano state approvate il 20 novembre, Google non ha ancora detto nulla al riguardo.
