Huawei ci sono nuove accuse di spionaggio e un'indagine dimostrerebbe che dipendenti cinesi avrebbero aiutato due governi a spiare i propri cittadini utilizzando le apparecchiature di telecomunicazione dell'azienda cinese. Stiamo parlando dei governi di Zambia e Uganda, due paesi che non contano molto per la stragrande maggioranza del mondo, ma se le accuse si rivelassero vere, allora Huawei confermerebbe tutto ciò che dicono gli Stati Uniti al riguardo.
Huawei è accusata di aver aiutato il governo ugandese a intercettare messaggi criptati inviati da politici che si oppongono al “potere” locale, ma anche da blogger che sostenevano il cambiamento del regime politico. Inoltre, Huawei è accusata di aver aiutato la polizia dello Zambia a individuare gli oppositori politici del governo locale, il famoso quotidiano The Washington Post ha pubblicato l'informazione, e ovviamente è arrivata una smentita da parte dei cinesi.
Huawei ACCUSATA DI SPIA sui Cittadini per DUE GOVERNI
I dipendenti di Huawei avrebbero utilizzato uno spyware israeliano per entrare in un gruppo WhatsApp e intercettare i messaggi inviati dai membri che stavano organizzando manifestazioni pubbliche contro il governo, arrestandone i leader. In Zambia, i tecnici Huawei hanno aiutato il governo ad accedere ai telefoni e alle pagine Facebook dei blogger che sostenevano l'opposizione, ma anche a localizzarli per poterli arrestare dalla polizia.
"Huawei, la più grande azienda di telecomunicazioni del mondo, domina i mercati africani, dove ha venduto strumenti di sicurezza che i governi utilizzano per la sorveglianza digitale e la censura. Ma i dipendenti Huawei hanno fornito altri servizi, che non sono stati resi pubblici. I tecnici dello stabilimento cinese, in almeno due casi, hanno aiutato personalmente i governi africani a spiare i loro oppositori politici, intercettando comunicazioni crittografate e social media e utilizzando i dati cellulari per tracciare la posizione delle persone”.
I governi di Zambia e Uganda hanno confermato di aver utilizzato i tecnici Huawei per tutto ciò che hanno fatto, ed è così che hanno reso i cinesi bugiardi, ma sappiamo già che mentono come se respirassero, e per molto tempo. È interessante notare che il giornale americano afferma di non avere prove che i manager Huawei in Cina fossero a conoscenza delle pratiche in Zambia e Uganda, ma anche che le apparecchiature vendute lì abbiano "porte di accesso".
Nonostante ciò, dal momento che i governi di entrambi i paesi affermano di aver utilizzato i tecnici Huawei per fare tutto ciò che spiega il quotidiano americano, le smentite cinesi sono abbastanza inutili.
