Huawei: la decisione ufficiale, ciò che si pensava fosse del tutto impossibile

Capitalizzazione Huawei

Huawei è uno dei gruppi più importanti del mondo IT in questo momento, nonostante gli Stati Uniti le abbiano imposto una serie di sanzioni molto dure più di un anno fa. Dopo l'arrivo di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti, alcuni si aspettavano che la posizione dura di Donald Trump sarebbe stata sostituita da una visione più amichevole nei confronti dell'azienda, ma purtroppo sembra che Biden stia seguendo la stessa linea di Trump.

Huawei è stata recentemente inclusa in un elenco di aziende in cui gli americani non possono più investire tramite società del paese, essendo questa un'altra dura sanzione presa contro l'azienda cinese, ma non è l'unica. Huawei è solo una delle 59 aziende in cui gli americani non possono più investire, nella lista figurano anche China Mobile, il più grande operatore di telecomunicazioni in Cina, e SMIC, importantissimo produttore di semiconduttori del Paese.

Huawei: la decisione ufficiale, ciò che si pensava fosse del tutto impossibile

Huawei può perdere qui i soldi degli investitori americani per continuare a sviluppare nuove tecnologie su cui basare il suo futuro, quindi la sanzione ora imposta dagli USA è molto seria. Considerando questa decisione presa dagli USA, quelli di Huawei guardano ancora più seriamente a mercati alternativi a quello informatico, in cui non possono più fare molto a causa delle sanzioni imposte dagli USA, ma ci sono altre alternative da cui possono può guadagnare molti soldi.

Huawei si è riorientata in larga misura verso il mercato cinese, dove vuole offrire soluzioni tecnologiche per le miniere o le fattorie, e nel paese ci sono abbastanza potenziali clienti per loro. Nel frattempo Huawei continua a vendere telefoni cellulari, tablet, smartwatch e altro ancora, tanto da poter mantenere il fatturato di oltre 100 miliardi di dollari che ha registrato nell'ultimo anno, ovviamente a livello globale.

Huawei continuerà a lottare contro le sanzioni statunitensi, ma in Europa queste iniziano a concretizzarsi in leggi per le reti 5G che escludono l'azienda cinese.